Isaia Laudi - Head of People & Culture | Gaia Bianchi Michiel - People and Administration Specialist
Testbusters è un gruppo ed-tech con base in Italia e UK, che ogni anno aiuta decine di migliaia di studenti a superare i test di ammissione alle università. Offre corsi online e dal vivo in 34 città italiane, un simulatore basato su tecnologia proprietaria e una linea editoriale distribuita nelle principali librerie del territorio nazionale. Proponendo un innovativo modello peer-to-peer, Testbusters coinvolge oltre 1.000 studenti ed ex-studenti che hanno già affrontato e superato le prove per formare i ragazzi e le ragazze che si iscrivono ai corsi di preparazione. L'azienda, fondata nel 2013, è cresciuta molto rapidamente negli ultimi anni, passando da 10 a poco più di 70 dipendenti nel giro di soli 5 anni. Tuttavia, con l'aumento delle dimensioni, Testbusters si è trovata ad affrontare una gestione del personale molto più complessa.
Il team di Testbusters passava gran parte del suo tempo a svolgere task operative. Presenze e assenze venivano raccolte in un timesheet, che alla fine del mese veniva mandato al consulente del lavoro per l’elaborazione dei cedolini.
“Perdevamo un sacco di tempo per attività operative come la gestione di assenze, i buoni pasto e la contrattualistica legata ai nuovi assunti” - dice Gaia, People & Culture Specialist in Testbusters. “Per ogni dipendente l’elaborazione dei cedolini passava attraverso un file excel che raccoglieva ferie, permessi, malattie e lavoro straordinario”.
Nonostante Testbusters avesse trovato il modo di automatizzare parzialmente l’operatività, la gestione complessiva continuava ad essere farraginosa: “Il nostro team tech aveva sviluppato un bot grazie al quale, tramite una chat, i dati venivano automaticamente trasferiti su un file excel. Ciò nonostante, ogni mese era necessario un controllo dei dati e un passaggio col team tech”, dice Gaia.
“Non solo questo meccanismo era soggetto ad errori, ma all’azienda mancava una raccolta strutturata e aggregata dei dati relativi ai costi del personale”, dice Isaia, Head of People and Culture di Testbusters.
Questa era la situazione prima di Jet HR:
Testbusters ha iniziato ad usare Jet HR a Luglio 2023, subito dopo il lancio della piattaforma. “Il nostro principale timore, prima di passare a Jet, era: avremo un supporto competente e rapido sui temi giuslavoristici, questione cruciale in un momento di crescita come quello che stiamo vivendo?” - dice Gaia. L’azienda era seguita da un consulente del lavoro in gamba e il team temeva che passare ad una soluzione digitale volesse dire perdere un punto di riferimento.
“La cosa che fin da subito ci ha resi soddisfatti della scelta è stata la rapidità dei consulenti di Jet HR. Attraverso un link, in pochi secondi si ha la possibilità di prenotare un meeting, che si riesce sempre a fissare entro il giorno successivo. Massima disponibilità per chiarimenti e spiegazioni e dei modi sempre estremamente cordiali”.
L’aspetto della consulenza del lavoro, tuttavia, non è l’unico ad aver piacevolmente colpito il team di Isaia. “Il passaggio a Jet HR ha avuto un impatto positivo anche sui nostri dipendenti, che sono passati dall’avere i documenti personali in un Google Drive ad un accesso personalizzato sulla piattaforma di Jet, che speriamo diventi un raccoglitore sempre più ampio e completo.”
L’ultimo punto toccato dal team di Testbusters è infine quello su reportistica e analisi dei dati: “Avere una gestione digitale e innovativa ci ha permesso di raccogliere tutte le informazioni sotto un unico tetto. La reportistica su ferie/permessi/malattie/straordinari fino a prima era trascurata e andava, eventualmente, costruita. Ora abbiamo una visione incredibilmente chiara del costo del personale", dice Isaia. Questo ha permesso a Testbusters di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto!